About us. Federico Mastrogiovanni


“Questo blog è la volavola di sfogo di un migrante, costretto a convivere con un toro di cartapesta nella città più popolosa e caotica del mondo.

Il migrante in questione sono io. Il toro ottuso è Vittorio. Non andiamo d’accordo ma ci confrontiamo civilmente su vari temi di attualità, costume, sport, moda e cronaca.”

La descrizione è del 2009 e non è più molto attuale.

FedericoMastrogiovanni_photoGiuliaIacolutti_WEBOggi sono sempre un migrante, giornalista frilénz. Ho lavorato per molti giornali, italiani, messicani, brasiliani, svizzeri, francesi, americani. Ho lavorato per qualche anno seguendo i flussi migratori che dal sud vanno verso il nord, attraversando l’inferno messicano. Ho lavorato sul campo quattro anni cercando di capire cosa fosse una sparizione forzata, e mi sono imbattuto in trentamila desaparecidos messicani. Il mio lavoro si è concretizzato in un libro, Ni vivos Ni muertos, pubblicato in Messico da Penguin-Random House che nel 2015 ha vinto il premio PEN Club e il Certamen Nacional e Internacional de Periodismo del Club de Periodistas (è lungo, lo so). È stato tradotto in italiano da DeriveApprodi e presto uscirà in francese e polacco.

Insieme a Luis Ramírez Guzmán la ricerca sulle sparizioni forzate è diventata anche un documentario, sempre dal titolo Ni vivos Ni muertos, visibile su Youtube qui.

Oggi collaboro con la rivista Gatopardo e evito di lavorare con giornali italiani perché ti trattano come un deficiente e non pagano.

Mi chiamo Federico Mastrogiovanni e spero che radical shock sia di vostro gradimento.

Twitter: @Fedemast @NivivosNimuerto

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Contatto:

9 pensieri riguardo “About us. Federico Mastrogiovanni

  1. Mi aggiungo festosamente all’elenco di Italiani Nella Metropoli Alla Scoperta Del Vero Significato Della Parola Burocrazia (e di tante altre nuove cose).
    Intanto saluti,
    poi spero di incontrarvi anche

  2. sono capitata per caso su questo blog cercando qualche articolo sul Messico..non sapevo vivessi in America Latina (effettivamente ho perso le tue tracce da almeno 15 anni..)
    beh il Destino..fra due settimane andrò in Messico per la ricerca con la Unam e mi farebbe tanTisSimo piacere avere uno scambio di informazioni, qualche consiglio o semplicemente fare una chiacchiera!
    complimenti per il tuo lavoro, baci e saluti alla tua famiglia Vi.

  3. Ciao Vittorio, (scusami anticipatamente se mi approprio del Tu!)

    sono Saul e ti scrivo per segnalarti “ItaloEmigranti.com”, un progetto della quale faccio parte.
    E’ il nuovo portale web 2.0 di condivisione video (stile youtube) dedicato agli italiani nel mondo. Desideriamo affrontare il tema della migrazione dei nostri connazionali verso gli altri paesi e raccogliere le loro testimonianze e le loro storie, creando una grande community italiana nel web.

    E’ un progetto no profit, non siamo legati a nessuna associazione e a nessun partito politico. Vogliamo solamente dar voce ai tantissimi italiani che lasciano il proprio paese per ricominciare da zero in un altro. Ci sono moltissime difficoltà da affrontare legate alla differenze di cultura, di società, di lingua eppure le vostre storie ci insegnano che gli italiani riescono benissimo ad integrarsi e ricreare una propria vita anche lontano da casa.

    Ho scoperto il tuo blog tramite “http://www.tanoka.net/bitacoras.php” ed ho pensato di scriverti e contattarti per farti partecipe del nostro progetto. Nella nostra homepage troverete già alcuni video di italiani emigrati in Spagna.

    Spero che la nostra iniziativa ti possa interessare e coinvolgere, magari inviandoci un tuo video dove ci racconti la tua storia.
    Ci troverai anche su Facebook e Twitter.
    Un in bocca a lupo per la tua esperienza all’estero e per il tuo blog.

    Grazie
    Saul – Staff ItaloEmigranti.com
    (per maggiori informazioni o curiosità potete anche scriverci a info@italoemigranti.com)

  4. federico, te escribo en espanol pues no hablo italiano, aunque lo entiendo y me gustan tus articulos. Bravo! Me dieron el nombre del blog, tus padres, con quien acabo de pasar unos dias increibles en farfa. Yo pensaba ir a practicar yoga, y me encuentro en pleno delirio culinario con una Marysa en gran forma que transforma las hierbas del campo en nectar para el paladar…Alli se habla mucho de ti, y de la situacion en Mexico! Poder de las cadenas humanas: un articulo, unos ojos, un cerebro, unos oidos, otros oidos…Animo!

  5. Ciao Federico, mi chiamo Francesco e da poco (oggi) ho scoperto il tuo blog e letto alcuni dei tuoi articoli. Anche io sono un italiano che é stato “costretto” a fuggire dall’Italia e che si é stabilito in Messico, nel nord, a Salttilo, Coahuila, dove insegno nella facoltá di scienza della comunicazione dell’Universitá Autonoma di Coahuila. Ho visto che, tra le altre cose, ti interessi di narcotraffico e desaparecidos. dove vivo io, come ben saprai, la situazione é davvero difficile: “las balaceras” sono all’ordine del giorno. Oltre che nel Fatto, scrivi in qualche giornale messicano? Hai giá pubblicato documentari sull’argomento? Te lo chiedo perché, quello del narcotraffico, é un tema che io affronto sempre nelle mie materie e, se fosse possibile, mi piacerebbe fare vedere ai ragazzi qualcosa di tuo.
    Un abbraccio!
    Francesco

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