diario da Città del Messico. i baffoni


Sono passati quattro anni. Quattro anni di pazienza, di tanta frustrazione, di dolore consumato nel privato di case dai muri colorati. Ci sono voluti quattro lunghi anni, in cui il Messico ha perso quasi trentamila dei suoi figli in una guerra al narco (ora guerra al crimine organizzato), che non sembra dare risultati apprezzabili. Sono passati quattro anni che hanno visto vincere l’Italia in un mondiale di calcio e farle fare una figura patetica. Ma dopo tutto questo tempo finalmente l’orgoglioso popolo messicano ha ottenuto lo scalpo di cui aveva bisogno. Perché come tutti sappiamo la vendetta è un piatto che va gustato freddo (gustato?).

Tiziano Ferro è frocio. Ok, dov’è la notizia? No, infatti non c’è nessuna notizia, lo sapevamo tutti da molto tempo. Però ora lui l’ha confessato, è uscito dall’armadio, l’ha dovuto ammettere davanti a tutti. E tu dici, vabbè e sticazzi, il mondo è pieno di froci, mo non è che sei più bravo se ora ti piace il cazzo. A me poi Tiziano Ferro m’è sempre piaciuto, per esempio, non c’era bisogno di essere frocio per avere la stima degli altri.

Comunque il Messico quel giorno si è svegliato con una felicità incontenibile nell’aria, come quando arriva la primavera e tu hai voglia di amar tutti. Tiziano ha ammesso e i  messicani ora godono come pazzi. Non gli era proprio andata giù quella dichiarazione così irrispettosa del nostro cantautore di Latina, quattro anni fa. Si era permesso di prendere in giro l’orgoglioso popolo messicano, affermando che le donne in Messico sono brutte e hanno i baffi. Per anni in questo paese quasi non si è parlato d’altro. Di punto in bianco gli italiani sono diventati tutti stronzi agli occhi dei messicani, perché Tiziano Ferro aveva insultato le loro donne. Che peraltro in molti casi effettivamente sono delle baffone da competizione.

E allora daje de prime pagine di giornali popolari con la foto di Tiziano e il titolo ironico: A Tiziano…Fierro! alludendo al membro maschile (il fierro appunto), nuova passione del cantante che ha deliziato milioni di noi. E poi nelle pagine interne : Confiesa Tiziano Ferro su gusto por bigotones.

Perdio, confessa il tuo gusto per i baffoni, maledetto frocio. Questo nel paese che comunque ha legalizzato il matrimonio tra omosessuali nel Distrito Federal, la capitale coi suoi 25 milioni di abitanti.

È che sono dei rosiconi. La verità è questa. E per la prima volta dopo mesi comincio a sviluppare un astio strano nei confronti di questo paese e dei suoi abitanti. Sarà perché pochi giorni fa ho assistito a un’assurda sparatoria in mezzo alla strada, o perché mi ritrovo a combattere (senza alcuna speranza di avere la meglio, ovviamente) contro la burocrazia malata dell’ufficio immigrazione. Però ultimamente li sopporto sempre meno i messicani. E ora che si accaniscono su Tiziano, perché ha avuto il coraggio di rivendicare la sua preferenza sessuale non riesco più a capire questo paese.

La prima pagina per gioire del fatto che Tiziano Ferro è frocio. Ma con tutte le cose che ci sono da dire, le porcate da smascherare, le ingiustizie a cui opporsi, tu trovi la tua fonte di gioia in questo fatterello. Come con il 15 settembre.

Ecco, a proposito, dato che il Messico è un paese dove lo sport conta, come confermano le valanghe di medaglie olimpiche vinte negli ultimi anni, il Governo Federale (maiuscolo per scherzo) ha organizzato un evento goebbelsiano: il Festival Olimpico Bicentenario (sic).

Tralascio l’insopportabile utilizzo propagandistico della parola “bicentenario”, che quest’anno ha giustificato qualsiasi tipo di nefandezze proposte dalle istituzioni (tra le più corrotte del sistema solare). L’evento consisteva, niente meno che nell’allestire una lunga serie di campi sportivi e piscine per tre giorni lungo il Paseo de la Reforma, una delle arterie principali della cittá, lunga decine di chilometri e che attraversa il centro. Quaranta milioni di dollari per allestire un circo di tre giorni. Volevo andare a vedere come si fa a costruire una piscina per i tuffi sul Paseo de la Reforma, ma siccome i messicani sono gente strana, magari non fanno nessuno sport per tutta la vita (infatti i bambini messicani sono tra i piú obesi della galassia), peró se c’é Michael Phelps che si fa pagare un gettone di presenza di 200mila dollari, allora tutti diventano sportivi e vanno in massa a vedere l’olimpiade bicentenario. Bloccando la cittá.

In questo scenario apocalittico, in cui migliaia di corpi sudati si strusciano per fotografare un campione di nuoto straniero al bordo di una costosissima e squallida piscina montata in mezzo alla strada, si consuma la tragedia di un paese che non sa proprio dove andare, e che quindi preferisce non guardare e farsi drogare con il circo.

Intanto io mi faccio crescere i baffi e cerco di riderci sotto, per non piangerci, per mimetizzarmi tra la folla, eventualmente per rimorchiare, hai visto mai Tiziano Ferro passasse da queste parti.

Solo che pensavo a quanto é inutile farneticare, credere di stare bene quando é inverno e te, togli le tue mani calde, non mi abbracci e mi ripeti che son grande, mi ricordi che rivivo in tante cose…nananana. Case, libri, auto, viaggi, fogli di giornale, che anche se non valgo niente perlomeno a te ti permetto di sognare e se hai voglia, di lasciarti camminare scusa, sai, non ti vorrei mai disturbare ma vuoi dirmi come questo può finire?

Non melo so spiegare

Io

Non me lo so spiegare.

p.s. ha da vení Baffone!!

5 pensieri riguardo “diario da Città del Messico. i baffoni

  1. Chiales, según yo te había explicado la nueva ley, que prohíbe que los periódicos publiquen fotos de muertos en la primera página; esa es la razón por la que El gráfico y Metro le dedicaron la plana completa a Tiziano! Les jodieron la política de todas sus portadas y contraportadas!
    Si me lo preguntas, el tema tenía que ser por qué en un país que está en guerra civil entre narcos y ejército, y en la única ciudad que no vive en estado de excepción la Asamblea habría decidido vetar gráficamente la violencia que vivimos. No es acaso una fresada?

  2. Applausi a scena aperta. Capisco lo scoramento, ma ti faccio i complimenti per la prosa.
    E mi faccio crescere i baffi anch’io, si sa mai che Tiziano invece venga a Baires.
    abrazo

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